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Il day surgery urologico d’eccellenza nell’Ipertorfia Prostatica Benigna

Day Surgery Urologico d’eccellenza nell’Ipertorfia Prostatica Benigna

La tecnica meno invasiva nel trattamento dell’IBP: Rezum. Una Rivoluzione nel Day Surgery Urologico d’eccellenza nell’Ipertrofia Prostatica Benigna.

Ne abbiamo parlato con il Prof. Francesco Greco, Direttore dell’U.O. di Urologia ed Andrologia Humanitas Gavezzeni, Prof. Associato Università di Vienna, Resp. del Servizio di Urologia ed Andrologia presso Check-Up Centre.

Buongiorno Professore. L’Ipertrofia Prostatica Benigna è una patologia molto diffusa che crea numerosi disagi nella vita dei pazienti. Esistono diverse metodologie di trattamento dalla terapia farmacologica, alla procedura chirurgica alle tecniche meno invasive di nuova generazione eseguibili in regime di Day Surgery Urologico. Ci può raccontare di cosa si tratta?

Buongiorno a voi. La prostata è una ghiandola presente nell’uomo che si trova davanti la vescica urinaria e sopra al retto. La dimensione della prostata cresce fisiologicamente con l’età alimentata dall’aumento degli ormoni maschili (chiamati androgeni) nel corpo, come il testosterone. Negli uomini più giovani, è delle dimensioni di una noce, ma può essere molto più grandi in uomini più anziani. La funzione della prostata è di produrre il 65-70% del liquido seminale che protegge e nutre gli spermatozoi. Appena dietro la prostata sono ghiandole chiamate vescicole seminali che fanno da serbatoi per gli spermatozoi. L’uretra, che è il tubo che trasporta l’urina e il liquido seminale fuori del corpo attraverso il pene e passa attraverso il centro della prostata.

Cosa è l’ipertrofia prostatica benigna (IPB)?

L’IPB consiste in aumento benigno delle dimensioni della prostata. Un ingrossamento della prostata è comune negli uomini di età sopra i 50 anni . Esso provoca un restringimento dell’uretra che ostacola e può rallentare od arrestare il flusso di urina . Circa 4 su 10 uomini di età superiore di 50 ( 40 per cento) e 3 su 4 uomini sopra i 70 anni (75 per cento) hanno sintomi urinari che sono causati da un ingrossamento della prostata.

Che Sintomi dà un Adenoma della Prostata?

L’adenoma della prostata è causa di disturbi minzionali quali: pollachiuria (andare spesso ad urinare di giorno), nicturia (alzarsi la notte per urinare), getto ipovalido, urgenza minzionale, difficoltà ad iniziare la minzione, minzione in più tempi.

Come si diagnostica l’adenoma della Prostata?

La visita urologica inizialmente raccoglierà i dati anamnestici (la storia clinica del paziente) e successivamente mediante l’esplorazione rettale si potrà fare una stima approssimativa del volume della prostata. Successivamente l’urologo deciderà se è necessario fare ulteriori accertamenti quali una ecografia transrettale, una uroflussometria od un esame uro-dinamico per valutare meglio le dimensioni e determinare il grado di ostruzione dato dalla prostata ingrossata

Quali sono le terapie possibili neel’IBP?

Partiamo dal più tradizionale. Il trattamento chirurgico dell’ipertrofia prostatica benigna prevede due tipologie di intervento: TURP oppure LASER GREEN LIGHT per adenomi prostatici fino a 100gr e l’Adenomectomia laparoscopica sec. Millin per adenomi prostatici oltre i 100gr.

La TURP è un intervento che consiste nella riduzione endoscopica dell’adenoma prostatico. Tale intervento viene effettuato per via transuretrale in anestesia generale o spinale/peridurale. La procedura dura circa 30-80 minuti, a seconda delle dimensioni dell’adenoma e la degenza di circa 3-4 giorni. Dopo la dimissione è preferibile evitare sforzi e viaggi in macchina, moto, bicicletta per tre settimane. Per i rapporti sessuali è necessario attendere almeno 45 giorni. Nei primi giorni dopo la rimozione del catetere sono frequenti l’aumento del numero delle minzioni e il bruciore urinario. Quello che noterà da subito dopo l’intervento è un aumento del calibro del getto. Nell’80-90% dei casi subentra un’ eiaculazione retrograda (durante l’eiaculazione il liquido seminale, anziché fuoriuscire dall’uretra, refluisce in vescica determinando infertilità), dovuta alla perdita del meccanismo di chiusura del collo vescicale (situazione comune a tutti gli interventi chirurgici effettuati per questa patologia).

L’utilizzo della tecnologia LASER GREEN LIGHT: Tramite questa metodica si utilizza un laser per asportare il tessuto prostatico in eccesso con la finalità di allargare il canale uretrale e facilitare il transito dell’ urina. Si tratta di unavaporizzazione foto selettiva della prostata con laser a luce verde che viene eseguita in anestesia spinale o generale. L’ intervento si esegue senza praticare incisioni. Uno strumento endoscopico collegato ad una videocamera viene introdotto nel pene per via retrograda fino a raggiungere l’uretra prostatica. La fibra laser viene fatta passare attraverso lo strumento endoscopico per vaporizzare il tessuto prostatico. Il laser a luce verde utilizza energia ad alta potenza che viene specificamente assorbita dal sangue all’interno del tessuto prostatico. Tale assorbimento di energia determina un elevato surriscaldamento del tessuto bersaglio causandone la vaporizzazione. Oltre a vaporizzare il tessuto prostatico, il laser a luce verde ha anche un enorme potere coagulativo che rende il sanguinamento di questa metodica inferiore a quello della TURP.

L’Adenomectomia laparoscopica sec. Millin invece è’un intervento consigliato per adenomi prostatici > 100 ml. L’intervento di adenomectomia eseguito per via laparoscopica e consiste nell’asportazione dell’adenoma prostatico attraverso 5 fori nei quali viene introdotta una telecamera e gli strumenti chirurgici. La procedura laparoscopica può essere eseguita sia per via extraperitoneale che per via transperitoneale. Rispetto alla tecnica tradizionale a cielo aperto presenta una minore perdita di sangue e minore ricorso all’emotrasfusione, minore morbilità peri-operatoria,  minore utilizzo di farmaci antidolorifici, minore tempo di degenza e convalescenza più precoce, minor tempo di caterizzazione e migliori risultati estetici. La dimissione può già avvenire in 3a giornata. Il catetere viene rimosso in 6a giornata. Le normali attività lavorative possono essere riprese tra la 12a e la 15a giornata postoperatoria.

Esiste oggi una tecnica definita rivoluzionaria nell’ambito del trattamento dell’Ipertrofia Prostatica Benigna. Ci può dire di cosa si tratta?

Certamente! si tratta del Rezum: una tecnica ultra-mininvasiva nuovissima, appena introdotta in Italia e per questo al momento disponibile solo in regime privato, che consiste nell’iniettare nell’adenoma prostatico (ovvero nella sede dell’ipertrofia benigna) vapore acqueo con un’apparecchiatura piuttosto sofisticata. Può essere praticata dai soli chirurghi dotati di apposita certificazione HCP.

E ci dica Professore, oltre alla mini-invasività, quali sono i vantaggi dimostrati di questa tecnica?

Il primo vantaggio è appunto la poca invasività, inferiore anche rispetto alla tecnica meno invasiva utilizzata finora, ovvero il GreenLight. Il Rezum infatti non è una procedura chirurgica ma AMBULATORIALE. E’ effettuata in anestesia locale o tramite leggera sedazione e non necessita di ricovero ospedaliero. Altro notevolissimo vantaggio è rappresentato dalla conservazione della funzione sessuale e dell’eiaculazione nella grande maggioranza dei pazienti. Rappresenta quindi il trattamento più consigliato per i pazienti giovani che hanno necessità di mantenere la propria fertilità.

Prima di concludere, Professore, oltre a questa innovativa tecnica di Chirurgia Ambulatoriale per il Trattamento dell’IPB che altre procedure ambulatoriali eseguite qui al Check-Up Centre?

Lavoriamo per dare risposte alle necessità, spesso urgenti, di molti pazienti, cercando di fornire sempre servizi di elevatissimo standard qualitativo; in termini professionali, logistici, strutturali e di materiali. Scegliamo partner tecnici di altissimo livello che ci consentono di dare massima sicurezza ai nostri pazienti. Oltre a Rezum, è possibile eseguire Biopsie Prostatiche, Cistoscopie, Fimosi e piccole altre procedure chirurgiche. Il tutto utilizzando materiali monouso che garantiscono peraltro, totale sicurezza in termini di prevenzione delle infezioni post-chirurgiche.