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Terapia online: la distanza come limite o opportunità?

10 Dicembre 2020 Posted by Veronica Carlino ARTICOLI psicologia

Terapia online: la distanza come limite o opportunità?

La Dr.ssa Tatiana Plevi, Resp.le del Dip.to di psicologia del Benessere di Check-Up Centre, intervista il collega Dr. Andrea Zizzari

Dott. Zizzari, in tema di Covid-19, quale prima riflessione circa il distanziamento sociale e la sua ricaduta psicologica?

Il Covid-19 ha introdotto regole di distanza tra le persone, e purtroppo molto spesso le stesse sono state percepite come costrizioni e dunque come tali non sempre facili da accogliere perché interferiscono in modo innaturale alla libertà di espressione. Potremmo dire che questo virus ha ridefinito anche le modalità di espressione del disagio psicologico ed emotivo. Siamo tutti costretti ad una rapida rimodulazione delle nostre abitudini quotidiane e appunto anche le modalità di intervento in ambito clinico/psicologico necessitano di un’evoluzione e di rendersi più efficaci possibili e facilmente fruibili da tutti.

Nell’ambito della sua professione, come le appare più consono collocare il tema della terapia online?

Se prima l’incontro terapeutico non poteva prescindere da un “luogo” fisico, alla luce delle situazioni che siamo costretti a vivere, ora è pensabile ”prendersi cura” e gestire delle relazioni anche in sua assenza, offrendo un valido sostegno anche a chi, dato il momento, non se la sente di spostarsi. Promuovere la Terapia Online NON significa però emulare una situazione reale, bensì creare una valida alternativa in un momento delicato in cui resta necessaria la tempestività degli interventi rivolti al miglioramento psico-emotivo di qualsiasi utente.

Dunque che tipo di funzione assume l’uso del canale tecnologico nella terapia?

La tecnologia, in questo caso la E-Therapy, diventa un nuovo luogo da abitare che si interseca con il mondo reale ridefinendo il vissuto dell’esperienza attraverso nuove forme di stare in relazione. L’utilizzo della modalità Online può continuare a garantire il senso di sicurezza e di unicità della relazione terapeuta/paziente SOLO se continuiamo ad intendere tale relazione come un rapporto di alleanza tra due persone in cui l’obiettivo è sempre il benessere del paziente. Fondamentale, ovviamente, la garanzia di un’adeguato livello di privacy e la stessa vivacità di coinvolgimento emotivo che in ogni caso il terapeuta è chiamato a promuovere.

Come ricondurre il tema del benessere con quello della E-Therapy?

La terapia Online ha certamente mutato i termini di accesso alla “cura” ma anche le modalità di fruizione e di concezione della stessa. Si tratta infatti di una risorsa non solo per chi ha delle problematiche specifiche ma anche di un’opportunità per migliorare il proprio stato di benessere. La E-Therapy avvicina tutti ai temi della psicologia e del Ben-Essere in maniera più rapida, specie le giovani generazioni attraverso un linguaggio a loro più congeniale.

Dott. Zizzari la ringrazio per il contributo, è stato un piacere confrontarci su queste tematiche così tanto attuali e che necessitano di essere indagate. Mi piacerebbe poterla salutare attraverso una citazione che le sta a cuore. Ecco, mi viene in mente il Prof. Chiari che nel “caleidoscopio della conoscenza”(2016) racconta come dal suo punto di vista il caleidoscopio sia una tra le metafore migliori per rappresentare la complessità della conoscenza. La stessa immagine può rivelarsi utile per spiegare la molteplicità delle strade che la psicoterapia può percorrere in tempi di Lockdown, senza appunto perdere i presupposti che la contraddistinguono sia sul piano teorico che professionale, non dimenticando che la distanza non cancella il desiderio, ma semmai lo rafforza…